L’autopalpazione al seno è il primo gesto fondamentale da compiere per conoscere il proprio seno e per verificare il proprio stato di salute. Consiste nel compiere piccoli movimenti da ripetere per verificare la presenza di anomalie e rivolgersi per tempo a uno specialista.
Autopalpazione al seno: perché è importante
Come abbiamo anticipato, l’autopalpazione al seno è un gesto fondamentale che, unito a esami e analisi ricorrenti (soprattutto dopo i trent’anni) può aiutare davvero a prevenire il tumore. L’autopalpazione si compone di piccoli movimenti e si basa anche sull’osservazione dei capezzoli e delle mammelle, concentrandosi sul loro colore, la loro forma e il loro aspetto. L’obiettivo principale, infatti, è quello di verificare eventuali cambiamenti attraverso una diagnosi periodica.
Autopalpazione al seno: come si effettua
L’autopalpazione al seno deve essere effettuata periodicamente a partire dai venti anni di età ed è una pratica molto semplice da svolgere. Infatti, è possibile eseguire un’autopalpazione sia da sdraiati che in piedi, preferibilmente con uno specchio davanti per osservare eventuali cambiamenti e a torso nudo. Come suggerisce il nome della pratica, è necessario effettuare dei movimenti rotatori e lenti intorno alla mammella, provocando un po’ di pressione su tutta la zona con le dita.
Durante il processo, è bene tenere le braccia distese e poi alzate ed è fondamentale ripetere questo passaggio anche di profilo, da entrambi i lati.
Una volta terminato il controllo, è consigliabile stendersi sul letto e portare il proprio braccio sinistro dietro la testa, mentre con la mano destra si procede con l’autopalpazione. Le dita devono essere unite ed è bene effettuare un controllo fino all’ascella, per entrambi i seni.
Autopalpazione al seno: cosa controllare
Durante l’autopalpazione al seno è bene prestare attenzione all’eventuale presenza di noduli (una sorta di pallina) o un affossamento del capezzolo; inoltre, può capitare di notare un ispessimento attorno alla zona del capezzolo, come l’effetto a buccia d’arancia oppure possono esserci delle perdite. Ancora, è importante notare se ci sono delle differenza tra il seno destro e quello sinistro.
In presenza di anomalie è consigliato rivolgersi comunque a uno specialista per colmare ogni dubbio ed effettuare le corrette visite (come l’ecografia o la mammografia).
Quando è bene eseguirla
L’autopalpazione al seno, come abbiamo detto, deve essere svolta dopo i vent’anni, possibilmente tra la prima settimana e la seconda del ciclo mestruale. Molti esperti suggeriscono di effettuare l’autopalpazione al seno ogni mese, anche se si è in menopausa: questo è molto importante, in quanto il tumore al seno colpisce, per il 57%, le donne che hanno superato i 50 anni di età. Ancora, più si diventa grandi più il seno diventa ricco di tessuto adiposo e ciò attribuisce alla diagnosi effettuata con l’autopalpazione molto più valore.