Il sonno è una questione di chimica. Adenosina, melatonina, cortisolo, sono protagonisti del nostro “dolce dormire”, sostanze prodotte dal nostro corpo per aiutarci a riconquistare le energie perse durante il giorno. Prendersi cura del sonno vuol dire mettere in pratica delle abitudini quotidiane ed essere coscienti dell’importanza di un buon riposo.
Come funziona il sonno e il risveglio?
Il bisogno di sonno varia da età a età ma alcuni principi restano gli stessi. L’adenosina è una sostanza prodotta dal nostro corpo che regola il ritmo del sonno, mentre la melatonina è un ormone che l’organismo rilascia quando è buio per segnalare che è ora di dormire. A segnalarci, invece, l’ora di alzarsi dal letto e terminare il riposo è il cortisolo: prepara al risveglio.
È il corpo, quindi, a comunicarci il bisogno di dormire. Sta noi ascoltare l’organismo perché la carenza di sonno è un disturbo pericoloso, influenza il modo in cui viviamo, pensiamo, il modo in cui ci relazioniamo. È importante riconoscere l’importanza del sonno e sapere quante ore abbiamo bisogno di dormire:
- un neonato ha bisogno di dormire da 16 a 18 ore a notte;
- i bambini in età prescolare da 11 a 12 ore;
- i bambini in età scolare 10 ore;
- i ragazzi hanno bisogno di un riposo notturno di 9-10 ore mentre dai 18 anni in su, compresi gli anziani, diminuiscono il bisogno fino a sette o nove ore di sonno.
Buone pratiche
Il sonno va considerato nella sua totalità, non solo come momento di riposo in cui corpo e cervello “prendono fiato” ma anche come uno stato che influisce sul giorno dopo, sulle scelte, sulle capacità e sulla concentrazione. Stimola la creatività e aumenta la memoria, rimodella i ricordi permettendo al cervello di creare connessioni tra esperienze ed emozioni. Per questo è importante mettere in pratica buone abitudini, ricordando che recuperare le ore perse in un altro momento, non è lo stesso che dormire le giuste ore consecutive.
Eccone alcune:
- non usare dispositivi come tablet, telefono, pc prima di andare a letto;
- evitare attività troppo stimolanti, ma favorire il rilassamento con attività come la lettura di un buon libro o ascoltando musica;
- evitare cibi pesanti (fritti e grassi) che potrebbero inficiare la qualità del sonno.