L’arrivo dell’estate segna anche l’inizio della stagione della tintarella, come proteggersi dal sole?
La ricerca dell’abbronzatura è una pratica assai diffusa a tutte le età, sia per le donne sia per gli uomini, con la speranza di assumere un colorito più gradevole e abbandonare il pallore invernale
Ma l’esposizione al sole non può di certo avvenire senza prendere le dovute precauzioni: i raggi – se assorbiti in maniera poco consapevoli – possono infatti rivelarsi dannosi per la nostra pelle e per la salute umana in generale.
Scottature, pelle arrossata e dolente sono sempre in agguato, pronte a rovinare le vacanze ma, soprattutto, a segnare un vero e proprio danno con conseguenze immediate e a lunga scadenza. Ne possono addirittura derivare tumori come il melanoma.
Per questo è importante conoscere al meglio le caratteristiche del proprio corpo e ricorrere a protezioni specifiche e adeguate.
L’insieme degli elementi che contraddistinguono un tipo di pelle si chiama fototipo. Ne sono stati classificati sei in una scala crescente da pelli più chiare a quelle più scure. In linea generale, una direttiva dell’Unione Europea ha stabilito che tutte le creme che possiedono un fattore di protezione che va da 15 a 25 possono essere considerate buone, per salvaguardare ogni tipo di pelle. È normale però che ad essere più a rischio siano coloro che rientrano nelle prime tipologie di fototipo, poiché posseggono pelli chiare e soggette a scottature.
Secondo gli esperti, l’applicazione della protezione deve avvenire prima di esporsi al sole, sia che si stia andando al mare, sia che si stia facendo una passeggiata nelle ore più calde. È ottimale infatti mettere una crema protettiva prima di uscire di casa e riapplicarla ogni due ore, nel caso di esposizione prolungata. Utilizzare sempre prodotti di qualità, meglio se waterproof, così da essere sicuri che resistano anche all’acqua.