Prevenzione urologica
Per quanto riguarda la medicina della prevenzione, uno degli ambiti più sottovalutati è quello dell’importanza della prevenzione urologica. Eppure, si tratta di sottoporsi semplicemente a determinate visite specialistiche. Condotte da un medico specializzato, permettono di controllare se ci sono determinati i fattori di rischio. Questi potrebbero comportare nel paziente l’insorgenza di una malattia più o meno grave.
Queste affermazioni sono supportati da dati statistici ad opera delle più grandi istituzioni sanitarie del Paese. In sostanza, è noto che solamente il 20% degli uomini si sottopone a visite periodiche di prevenzione di malattie dell’apparato urologico, sottovalutando spesso i rischi associati all’insorgenza di una di tali patologie e non considerando i rischi correlati all’insorgenza delle stesse malattie, come il fumo, assunzione anche moderata di alcol e uno sbagliato regime alimentare.
Quando, però, si rende necessario sottoporsi a controlli periodici per la prevenzione di malattie urologiche? A quale età è bene cominciare un percorso del genere?
Perché è importante sottoporsi a visite urologiche di controllo
I motivi per cui è fondamentale rivolgersi ad un percorso di prevenzione e monitoraggio delle condizioni urologiche risiede tutto nel fatto che la prevenzione, specialmente nel campo della oncologia applicata all’urologia, è l’unico mezzo attraverso il quale la medicina è in grado di compiere delle diagnosi per tempo di patologie potenzialmente letali se non dannose o invalidanti completamente. In tal senso, gli specialisti distinguono anche fra prevenzione e controllo preventivo.
Una buona età per cominciarsi a sottoporre a periodiche visite di prevenzione è sicuramente il quarantacinquesimo anno di età. Per il controllo preventivo, come ad esempio nel caso dei giovani che vogliano controllare la loro fertilità, può essere eseguito anche da molto giovani. In linea generale, comunque, una buona pratica è quella di parlare con il medico di famiglia che conosce la storia clinica e saprà consigliare la cosa giusta da fare.
Quando rivolgersi ad un urologo
Naturalmente, la questione della prevenzione si può inquadrare anche in un ampio spettro che concerne l’avvertenza di sintomi, anche senza troppa rilevanza, se si è superata la soglia dei 45 anni precedentemente elencata. Se si presentano e persistono durante la vita sintomi come difficoltà o variazioni nella frequenza di minzione oppure si nota del sangue nelle urine è bene rivolgersi ad un urologo per fare una visita di controllo. Situazioni del genere, che solitamente si verificano in alcuni casi e possono sparire da un giorno all’altro, possono anche essere un segnale di allarme. Stessa cosa per quanto riguarda problemi di erezioni o di eiaculazione.
Naturalmente, una delle patologie più frequenti relative al tratto urinario è la prostatite, ovvero altre patologie ad essa correlate. Per diagnosticarla, in ogni caso, durante la visita di prevenzione urologica il medico compie un esame obiettivo specifico. A seconda del caso sospettato, l’esame potrà arricchirsi di altri esami se si rendono utili.