Siamo abituati a pensare al benessere fisico e al benessere mentale come due compartimenti stagni, diversi tra loro, che hanno poca affinità e a malapena si influenzano a vicenda.
Corpo e mente sono legati a doppio filo quando si tratta di buona salute.
Così come una guarigione diventa più lenta se l’umore dell’ammalato non è dei migliori, così un corpo affaticato, appesantito, stressato può ridurre la capacità di memoria e di concentrazione della mente.
L’esercizio fisico, dallo sport in palestra alla semplice camminata giornaliera di 30 minuti, raccomandata a tutti, aiutano così a migliorare le prestazioni del cervello, a cominciare dalla capacità di concentrazione. Non è solo una diceria, tutt’altro.
È scientificamente provato che l’esercizio aerobico, quello cioè che aumenta la frequenza cardiaca attivando il metabolismo e bruciando calorie, aumenta anche le dimensioni dell’ippocampo, la parte del cervello che controlla l’apprendimento e la memoria verbale.
Allenarsi sviluppa la capacità mnemonica e aiuta ad imparare più velocemente ed efficacemente.
Un toccasana soprattutto per gli studenti, che possono approfittare di una pausa dallo studio per una corsa di mezz’ora e poi tornare sui libri più concentrati di prima.
Non solo: l’influenza dell’esercizio fisico va oltre la semplice attività cardiaca, migliorando il nostro umore e il benessere generale.
Diversi studi condotti, tra le altre, dall’Università della Columbia, hanno dimostrato come allenarsi regolarmente migliora l’equilibrio emotivo e riduce lo stress, soprattutto per le persone particolarmente sensibili e ansiose che scaricano così gran parte delle tensioni e ritrovano più facilmente la serenità.
Non ci sono scuse per non andare in palestra, o anche semplicemente al parco, a correre, ogni mattina.
L’esercizio fisico ad inizio giornata dà il boost di energia necessario per affrontare ogni impegno, anche mentale, soprattutto per gli studenti o per chi svolge un lavoro che richiede una lunga applicazione di memoria e conoscenza.