Non è possibile affermare che uno stile di vita sano azzeri i rischi di sviluppare determinate patologie. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che l’attività fisica è utile a contrastare l’insorgenza di specifici disturbi.
In che modo l’attività fisica migliora il funzionamento dell’organismo?
La ricerca ha dimostrato una correlazione tra l’attività fisica ed alcuni meccanismi essenziali per il funzionamento dell’organismo umano:
- Metabolismo energetico e ormonale;
- Infiammazione;
- Sistema immunitario;
- Apparato muscolo- scheletrico;
- Sistema circolatorio.
Inoltre, sappiamo per esperienza diretta che il movimento coadiuva efficacemente la perdita di peso, riducendo il rischio di obesità.
Attività aerobica per la prevenzione
L’attività fisica più efficace nel contrastare l’insorgenza di molti disturbi è quella aerobica, nel corso della quale il tessuto muscolare sfrutta l’ossigeno per sintetizzare l’ATP e fornire energia ai processi fisiologici.
Con l’esercizio anaerobico, con sintetizzazione di ATP in assenza di ossigeno, rafforziamo la muscolatura senza accelerazione del battito cardiaco. Questo tipo di esercizio risulta dunque meno efficace in relazione alla prevenzione delle patologie cardiovascolari.
L’attività aerobica, svolta con costanza e insieme ad un‘alimentazione adeguata, supporta la riduzione dell’indice di massa corporea. L’aumento del flusso sanguigno supporta la circolazione delle sostanze antinfiammatorie naturalmente contenute nell’organismo, ostacolando le infiammazioni croniche. L’aumento del flusso sanguigno, inoltre, agevola l’eliminazione delle sostanze tossiche. Ciò avviene, ad esempio, nei polmoni, organi molto vascolarizzati atti ad ossigenare il sangue ed eliminare i gas di scarto.
L’attività sportiva aumenta la sensibilità dei tessuti all’insulina, con due conseguenze positive per l’organismo:
- Diminuzione del rilascio di insulina nel sangue;
- Utilizzo immediato degli zuccheri sintetizzati dall’alimentazione.
Tali effetti rappresentano fattori positivi poiché una concentrazione alta di insulina nel sangue stimola gli stati infiammatori.
Attività fisica e transito intestinale
L’attività motoria favorisce il transito intestinale, riducendo i tempi di contatto tra le sostanze di scarto risultanti alla fine del processo digestivo e le mucose dello stomaco e dell’intestino. Più breve è tale contatto più si riduce il rischio che composti tossici o mutageni danneggino le cellule dell’apparato gastroenterico. Si ritiene che la riduzione del tempo di transito degli scarti dell’alimentazione sia la migliore forma di prevenzione.