
E’ ormai noto a tutti che il sale, uno degli ingredienti naturali più utilizzati nelle ricette delle nostre cucine, è direttamente correlato all’aumento di alcuni disturbi fisici, primo tra tutti l’ipertensione. Quindi, quanto sale bisogna consumare al giorno?
Il sale, però, non è di certo da demonizzare in toto. Anzi, eliminarlo totalmente dalla dieta quotidiana potrebbe rivelarsi un errore, perché il sale porta con sé numerosi benefici per il corpo, come ad esempio la trasmissione degli impulsi nervosi.
Non solo: il sale è un ottimo alleato contro la stitichezza, in particolar modo quello marino, e aiuta a liberare le vie respiratorie per via della presenza di iodio nel suo composto.
Chimicamente, infatti, il sale è un composto chimico fatto da un insieme di più ioni che si combinano tra loro formando reticoli differenti. Proprio queste differenze danno vita alla varietà di sali che conosciamo, diversi sia in colore che, in parte, in sapore.
Anche se la composizione chimica del sale è soggetta a cambiamenti, le proprietà benefiche e nutrizionali restano pressoché invariate. Oltre ai già citati effetti positivi sul corpo, infatti, il sale si è rivelato un aiuto valido come antisettico, antinfiammatorio e disinfettante.
Perché, allora, il sale viene spesso sconsigliato in una normale dieta quotidiana?
L’idea che il sale sia totalmente da evitare è ormai superata, e solo nell’abuso di sale si identifica il vero problema che porta all’innalzamento della pressione arteriosa e ad una maggiore ritenzione idrica.
Basta, quindi, usare il giusto dosaggio, consigliato direttamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: corrisponde a 6 grammi al giorno, ulteriormente ridotti dalla dal LARN (Revisione dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) a 3,75 grammi.
La realtà degli italiani è molto diversa, dato che statisticamente ne consumiamo almeno 12 grammi al giorno. Spesso si ignora, infatti, la quantità di sale contenuta in alcuni alimenti, specialmente i cibi confezionati. Ridurre il consumo di sale è quindi necessario, senza però eliminarlo del tutto.