
L’estate è tradizionalmente la stagione dedicata alle vacanze, al divertimento e al relax. Questo vale ancora di più per i più piccoli.
I bambini, terminato l’anno scolastico, si trovano ad avere ben tre mesi a disposizione da dedicare ai giochi, alle attività ricreative e al rilassamento.
Che si scelga il mare, la montagna, la campagna o altro genere di location, durante il periodo estivo capita spesso di ritrovarsi sotto l’esposizione dei raggi solari, che nei mesi più caldi si fanno estremamente “minacciosi”. Così, anche una tintarella apparentemente innocua può rivelarsi foriera di problemi alla pelle e, in generale, alla salute umana. Tutto ciò vale in misura maggiore per i bambini, che – oltre ad essere maggiormente delicati – di solito si ritrovano a stare sotto il sole per tempi assai lunghi, intenti a divertirsi in allegria.
Diventa quindi necessario prendere delle precauzioni, affinché le vacanze dei più piccoli possano trascorrere senza noie.
La prima cosa da tenere a mente parlando di sole sono gli orari: fare in modo che l’esposizione al sole non avvenga mai durante le ore centrali della giornata, ossia tra le 11 e le 17, una regola che vale anche in caso di nuvole, dal momento che il potere ustionante dei raggi resta comunque invariato, o se il bimbo resta sotto l’ombrellone.
Attenzione a non dimenticare la protezione solare. Per i bambini è meglio utilizzarne una a fattore “alto” (tra 30 e 50), soprattutto ai primi contatti dell’anno col sole. L’applicazione deve essere fatta prima di esporre il piccolo al sole, stando bene attenti che vengano coperte uniformemente tutte le zone a rischio. In generale, l’effetto di una crema solare si protrae per due ore, dopodiché sarà necessario ripetere quanto fatto prima.
Nel caso di vacanze al mare, sarebbe opportuno servirsi di prodotti resistenti all’acqua. Infine, sarebbe meglio evitare esposizioni dirette e lunghe fin dai primi giorni: il contatto tra il bimbo e il sole dovrebbe avvenire in maniera graduale e senza fotti impatti.