Proteggersi dai raggi del sole durante la primavera e l’estate è un’accortezza imprescindibile, ma per essere sicuri che i nei stiano sempre bene è necessario essere vigili in qualsiasi momento. Per questo è raccomandato fare un autoesame della pelle almeno una volta al mese, usando il metodo ABCDE.
Il nome ABCDE è un acronimo: si tratta delle iniziali di cinque parole chiave che indicano altrettante regole per individuare melanomi o tumori della pelle prendendo nota di nuove forme, di crescite inaspettate, di lesioni, sanguinamenti o cambiamenti drastici di colore.
La A sta per Asimmetria: un neo maligno tende ad essere asimmetrico. In sostanza, se si disegna immaginaria attraverso il suo centro i due lati non corrisponderanno. In genere sono “ammesse” piccole irregolarità, ma un neo le cui due metà sembrano del tutto incompatibili è un neo che probabilmente non sta bene.
La B sta per Bordi: se un neo è regolare ha dei bordi definiti, mentre se è maligno presenta frastagliature e sfumature evidenti.
La lettera C indica invece il Colore. I nei normali sono di colore marrone chiaro o scuro oppure rosa. Un neo maligno o displastico invece può avere un colore rosso acceso (dovuto al sangue) o tendere al nero o al blu. Il segnale più pericoloso riguardo il colore, però, è la presenza di più colori contemporaneamente.
Con la D si intende la Dimensione (o diametro). I nei benigni hanno dimensioni e diametro inferiori rispetto a quelli maligni. Questa regola è però la meno affidabile: anche se di base un neo non dovrebbe superare i 6 millimetri, nel caso in cui si presentino le altre irregolarità è fondamentale rivolgersi a un esperto.
Infine, la E indica la parola Evoluzione: nei regolari e benigni hanno sempre la stessa dimensione e lo stesso colore nel corso del tempo, non cambiano, dunque non si evolvono. Se un neo comincia a evolversi o a cambiare è un serio campanello d’allarme.