Sedie come sigarette: stare più di sei ore al giorno seduti sarebbe altrettanto nocivo.
Una verità che può sconvolgere una grande percentuale di persone che oggi si ritrovano a lavorare davanti ad un computer, ignari probabilmente del fatto che la sedentarietà può causare notevoli problemi alla nostra salute.
Esiste una mole di studi e di ricerche a riguardo. Quindi una cosa è certa, la sedentarietà ha sull’organismo conseguenza molto più gravi di quanto si possa pensare.
Dovremmo, per esempio, riflettere sul tenore di vita delle generazioni a noi precedenti. Non si parlava di attività fisica perché, più semplicemente, il lavoro già consisteva in fare movimento. Arare i campi, raccogliere la frutta, lavorare in campagna tutto il giorno, in piedi, con poche soste.
Oggi non è così e dobbiamo adeguarci, e adeguarci vuol dire ricordare quali siano i rischi della sedentarietà sulla nostra salute. È un fatto che l’uomo moderno si muova molto meno rispetto ai propri antenati e ha a disposizione una quantità di cibo molto maggiore. Non solo, il cibo che spesso si ritrova in tavola, non è sempre sinonimo di qualità. Sedentarietà e cattiva alimentazione sono una miscela esplosiva che può tradursi in: malattie cardiovascolari, obesità, malattie metaboliche, diabete, ma anche depressione.
La sedentarietà ha effetti sulla qualità stessa della vita, sulla quotidianità, influenza negativamente il funzionamento del corpo ma anche della memoria, perché chi sta troppo seduto subisce danni e le cellule del suo cervello si rinnovano con lentezza.
La soluzione è nel cambiare le proprie abitudini. Il che non vuol dire solo attrezzarsi per fare attività fisica giornaliera (importantissima, ovviamente), ma modificare i piccoli gesti quotidiani. Come indicato negli studi come NEAT (Non Exercise Activity Thermogenesis), ricordarsi di alzarsi, camminare, pulire casa, battere il piede, muovere le mani, sono tutte attività che, senza rendercene conto, rappresentano un diversivo rispetto alle tante ore passate sulla sedia.